Chi Siamo

Mi sono abilitato alla professione di Ragioniere Commercialista, dopo avere sostenuto gli esami presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Catania. A onor del vero, sono iscritto alla sezione A dell’albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ragusa dal 27 dicembre 2007, ma mi sono approcciato alla professione dopo una lunga militanza nell’ambito informatico, grazie alla quale oggi posso dire di avere a disposizione quelle competenze sempre più richieste al commercialista moderno.
Cioè, un commercialista che non deve solo sapere offrire soluzioni e consulenze tributarie, fiscali o aziendali ma che deve, anche, sapere padroneggiare strumenti come Entratel, Telemaco, Dike, Starweb ed altri ancora. Cioè alcuni dei software e dei servizi online (dell’Agenzia delle Entrate, delle Camere di Commercio, dei registri delle imprese artigiane, ecc…) in cui giornalmente  e tutto ciò che può servire alla platea dei propri clienti. Dentro quel mondo, fortunatamente, so muovermi con agilità, grazie, appunto alle mie certificazioni Ibm sui sistemi As/400 e sui personal computer.
Non solo. Proprio questa mia predisposizione all’informatica mi ha portato a essere componente attivo della Commissione “Tecnologie informatiche, innovazione e organizzazione dello studio” presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ragusa, con la quale si sono già organizzati due convegni, nei quali sono stato anche uno dei relatori (come appunto testimonia la foto…).
Gli argomenti e i temi? Pec, firma digitale e fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione. A proposito di fattura elettronica, posso affermare con un certo orgoglio di essere stato, insieme ai colleghi della commissione, tra i primi a studiare l’argomento e a renderlo “pratico”, quando a giugno 2014 scattò l’obbligo e si pensava che per fare una fattura elettronica bastasse scannerizzare (i più “esperti” consigliavano di farla direttamente in formato .pdf) la fattura emessa dal gestionale ed inviarla tramite e-mail (i più evoluti dicevano tramite Pec).
E per continuare a tenermi aggiornato, a fine 2015 ho deciso di partecipare ad un master a Firenze, sulla conservazione digitale a norma. Così, dal 15 dicembre, insieme a molti colleghi del nord (in Sicilia, a oggi, siamo solo in due) mi sono abilitato quale responsabile della conservazione a norma tramite PERCORSODIGITALE®, un tavolo di lavoro promosso da un team di Commercialisti “Digitali” e Imprese ICT, che intendono ulteriormente stimolare l’interessamento sulle tematiche trasversali all’innovazione, coinvolgendo altri professionisti, imprese ICT e non, Istituzioni ed organizzazioni pubbliche e private con l’obiettivo della digitalizzazione fattiva del Sistema Paese.
Infine, il (non troppo) tempo che trascorro lontano dallo Studio lo passo solitamente con la mia famiglia, con gli amici della Banca del Tempo, attorno ai tavoli da ping pong della Asd Tennis Tavolo Modica o andando a correre. Sì, perché sono uno di quelli che credono che nella vita – come nel lavoro o nello sport – i limiti siano solo una condizione della mente.

Sono amministratore di condominio professionista dal 2010 (associata all’A.N.AMMI con tessera nr.M304) e ho ampliato il mio portfolio condominiale gradualmente, concedendomi il tempo necessario ad approfondire la materia (oltre che a tirar su mia figlia) e tenendomi costantemente aggiornata con frequenti corsi di formazione.
Per gestire e amministrare un condominio faccio quotidianamente ricorso a tre principi.
– Trasparenza. Parto cioè dal presupposto che il condominio non appartiene all’amministratore, ma ai condomini. Per questo è importante che essi siano sempre messi nella condizione di conoscere l’impiego delle loro risorse. Come? Per esempio mettendo a disposizione del condominio l’area riservata del nostro sito, dove vengono inseriti estratti conto bancari, estratti conto personali, fatture del condominio e tutti quei documenti inerenti alla gestione del palazzo.
– Collaborazione. Il continuo confronto con i condòmini è fondamentale per una gestione ottimale. Inutile negarlo: i problemi in condominio esistono e bisogna impegnarsi a risolverli. E a questo compito deve rispondere l’amministratore. Che mette a disposizione uno strumento importantissimo come l’assemblea. Io sono poi disponibile a convocarla tutte le volte in cui si ritiene necessario, per poter approfondire le questioni condominiali più disparate.
– CORTESIA (sì, da scrivere in maiuscolo…). L’ambiente condominiale è spesso permeato da sentimenti che generano disagio e malumori! E io ritengo molto importante, nella mia opera di gestione, accogliere gli utenti sempre con un sorriso e, perché no, anche con un buon caffè. Per far sentire ognuno a proprio agio, accolto e compreso.
Sulla puntualità, l’attenzione, la reperibilità, le capacità organizzative e la padronanza di norme giuridiche, amministrative e fiscali non mi dilungo. Anche perché le ritengo qualità basilari per fare questo lavoro. Un lavoro di grande responsabilità e notevole delicatezza, perché un palazzo è fatto soprattutto dalle persone che lo vivono e ci abitano. E far stare bene le persone nel posto in cui vivono è la mia priorità…

Mi sono laureata nel 2001, all’Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Architettura. Negli ultimi anni, curiosa come sono, ho girato molto l’Italia, fino a quando Modica, la città che Bufalino definì “un paese in forma di melagrana spaccata”, non ha imbrigliato la mia attenzione professionale e personale.
Attratta da ogni forma di bellezza, mi occupo di progettazione architettonica nella sua accezione più ampia, con competenze che spaziano dalla rivisitazione degli interni alle realizzazioni di ambienti e strutture ex-novo. E sono sempre alla ricerca di quelle proporzioni tra spazio e strutture che, attraverso i miei studi, ho imparato a riconoscere in tutti gli ambienti intorno.
La collaborazione con altri studi tecnici mi ha reso autonoma dal punto di vista professionale e mi ha consentito di acquisire la capacità di gestire un progetto nella sua interezza: dalla fase di ideazione a quella di realizzazione, passando attraverso il dialogo con il committente, i fornitori, gli artigiani, con l’obiettivo di ottenere, all’interno di una tempistica stabilita, una corretta pianificazione del cantiere. Negli anni mi sono occupata di gestione del territorio e ho partecipato a concorsi di riqualificazione e di ristrutturazione, approfondendo le tematiche relative al risparmio energetico: dalla predisposizione del cosiddetto A.P.E. (Attestato di Prestazione Energetica) di edifici esistenti, alla messa in opera di quei materiali innovativi utili al miglioramento della prestazione energetica di un edificio (coibentazione dei muri, del tetto, dei solai, sostituzione della caldaia, uso di fonti energetiche rinnovabili).
Parlando più strettamente del mio lavoro quotidiano, voglio ringraziare i miei clienti per tutto quello che mi permettono di apprendere, grazie al dialogo continuo che abbiamo istaurato. A me piace non solo conoscere cose e disegnare case, ma anche scoprire, discretamente, i legami, le vite, le relazioni che in quei luoghi vengono a formarsi. E davanti alla richiesta di un consiglio o di suggerimento, per prima cosa cerco di capire che cosa un inquilino vuole effettivamente dalla propria casa. Tanto che a un cliente che sosteneva che l’architetto progetta le case degli altri a suo piacimento, mi sono permessa, da buona napoletana, di far notare che la casa è come un vestito e non puoi fare indossare ad altri ciò che hai cucito per te.
Amo i dettagli, mi piace studiare lo spazio e la sua interazione con chi lo abiterà, che mi affascinano i confronti attraverso le foto tra il prima e il dopo, dove il tutto si racconta in un universo di parole non scritte, che mi dà soddisfazione quando i client mi dicono: “Ma si ricorda com’era?”. Perché il ricordo (cioè il riportare al cuore) è il punto di partenza di ogni trasformazione. Se venite a trovarmi allo Studio, davanti a ‘na tazzulella di caffè, vediamo di ridisegnare insieme uno spazio per farlo diventare casa.